


Realizzato con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna. Assessorato al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse umane e Pari opportunità, Comune di Bologna, Fondazione del Monte, Associazione Culturale Salotto delle Muse
Le parole danno forma al mondo, condizionano il nostro stesso modo di interpretare i fatti e hanno un ruolo fondamentale quando, utilizzate da classe politica e mass media, dovrebbero descrivere la realtà e non fare propaganda. È differente parlare di “persona clandestina” o di “migrante irregolare”? Come mai le persone che migrano non hanno mai voce sui giornali? Come raccontare tutti i processi dei fenomeni migratori e non fare sensazionalismo descrivendo esodi e sbarchi come invasioni? Questo opuscolo è una piccola guida di riflessione sulle giuste parole da utilizzare per rendere alle persone raccontate la loro dignità, perché l’accoglienza passa prima di tutto dal linguaggio. Il testo, corredato da un breve glossario, utile come aggiornamento per gli operatori/trici del mondo dell’informazione e di quanti/e lavorano su questo tema, è pensato per essere accessibile anche ai non addetti/e ai lavori, per orientarsi tra le notizie a proposito delle persone migranti, donandogli tutta la cura che meritano.
Realizzato con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna. Assessorato al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse umane e Pari opportunità
Qual è il luogo dove oggi i ragazzi e le ragazze rischiano di incontrare la violenza cieca e improvvisa del bullismo? La strada oggi è il web, gli ambienti in cui maturano le violenze possono essere i social media. Tutto avviene dunque in quello che dovrebbe essere il contesto più sicuro: nel chiuso della propria casa. Le quattro mura della cameretta dei figli, nell’apparente quiete e rassicurante silenzio, nascondono un inferno assordante, invisibile agli occhi degli adulti, ma in cui è necessario entrare per non trovarsi di fronte a situazioni ingestibili, dalle conseguenze spesso catastrofiche e irrimediabili. Se il bullismo tradizionale cessava una volta abbandonato l’ambiente in cui si manifestava, il cyberbullismo allunga invece i propri tentacoli ovunque e occupa tutti gli spazi della giornata. Questa guida vuole offrire utili suggerimenti per riconoscere le forme con cui si mostra o cela il cyberbullismo e segnalare le reazioni più frequenti di chi esercita o subisce una violenza.
La collana Quaderni di comunicazione sociale nasce dall’esperienza dei corsi di comunicazione di genere organizzati da anni sul territorio. La collana è dedicata a vari argomenti del mondo del terzo settore. I primi opuscoli hanno trattato del tema della violenza contro le donne; del cyberbullismo e del fenomeno della tratta. Dedicata a temi di grande attualità ma poco conosciuti nel dettaglio, la collana intende fornire indicazioni di prima necessità per orientarsi sulle tematiche in oggetto e soprattutto per comunicarle correttamente. I volumi sono costruiti secondo un approccio gender-inclusive language.
I volumi sono acquistabili sulle principali librerie on line e sul sito alla seguente pagina CARRELLO
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