::: TRACKLISTING :::

  1. Amo le novità
  2. Tutto uguale
  3. Perla nera
  4. La polvere
  5. La scatola e l'inganno
  6. Ciclo di lavaggio
  7. La guerra dei fiori rossi
  8. I colori dell'autunno
  9. Mi sto preparando
  10. Sogni neri

CICLO DI LAVAGGIO (Liquido Records /Dry-Art, 2016)

Il terzo lavoro discografico di Massimiliano Martines, autore che, dopo aver attraversato importanti esperienze nell’ambito del teatro e della poesia, ha scelto la musica come linguaggio in grado di sintetizzare al meglio queste esperienze e affinare il discorso espressivo.  Viene rinsaldato il rapporto con il produttore artistico Vince Pastano (chitarrista/produttore di Vasco Rossi e Luca Carboni), coadiuvato da Antonello D'Urso e Max Messina, fondatori della Liquido Records.

Dieci le tracce che compongono il nuovo album, che si contraddistingue per suoni concentrici e ipnotici,  al limite tra cantautorato e post-rock, con testi altamente evocativi e in grado di esprimere ossessività introspettiva, solitudine e uno sguardo caustico sul presente. Tra i brani segnaliamo "La guerra dei fiori rossi", rilettura dell'omonimo film di Zhang Yuan (2006), che denuncia i metodi repressivi dell'educazione infantile in Cina, il testo si è arricchito delle suggestioni di Martines al ritorno da una visita ai campi di concentramento di Auschwitz e dello studio di Pastano su esperimenti inerenti l’utilizzo dell’Lsd, effettuati dalla  CIA nel 1951 sul villaggio francese di Pont-Sant-Esprit: il risultato è un brano polisemico, aperto a molte chiavi di lettura.

La struttura musicale dei brani si regge su un'ossatura essenziale, con chitarre elettriche e acustiche, basso e batteria. Suoni sospesi ed eterei, si alternano a ritmiche percussive ed energiche, con code distorsive ma misurate, al fine di non valicare il limite musicale con eccessi noise. Architetture galleggianti per le ballate e i brani più delicati e intimisti, lasciano il posto a strutture più solide e sincopate per quelli aggressivi e dinamici, pur conservando un umore di fondo e uno stile che si rifanno al post-punk, al gothic-rock e a sonorità fuzz. Ne viene fuori una linea originale fatta anche di spezzature ritmiche e sonore. Il tutto ritagliato sulle corde di Martines, artista definito da una corporeità energica e fortemente espressiva, e da una scrittura poetica mai astrusa, attenta alla contemporaneità. 

La voce è modulata su una vasta gamma di coloriture e inflessioni, altalenando estremi come l'urlo e il falsetto.

La grafica del cd è il risultato del lavoro di più artisti: l’artwork è opera del grafico Fabio Gamberini, le scritte della calligrafa Barbara Calzolari e le fotografie di Francesco Martines.

::: TRACKLISTING ::::

  1. Frutti Di Stagione
  2. Meccanismo Estetico
  3. Sugli Alberi
  4. Americana
  5. Mistress
  6. Le Memorie Di Adriano
  7. Frutta Fresca
  8. La Maglietta
  9. Quante Quante Quante Quante 
  10. Il Mio Universo

MECCANISMO ESTETICO (Liquido Records /dry-art, 2012)

Il nuovo album di Massimiliano Martines, un lavoro fortunato prima ancora della sua uscita ufficiale; le canzoni che lo compongono, infatti, hanno conquistato l’attenzione del prestigioso Club Tenco, che ha selezionato l'artista pugliese di stanza a Bologna per la rassegna Il Tenco ascolta 2011. Il 45 Giri Film Festival, invece, ha inserito il brano “Mistress” tra la rosa delle canzoni su cui si sono dovuti cimentare i videomakers in concorso.

Dopo “Frottole”,  album di esordio datato 2009, Massimiliano Martines dà vita ad un nuovo progetto che prende spunto dall'album precedente, per evolvere in un percorso musicale e testuale più maturo e consapevole. Accantonate le atmosfere pop e messa a fuoco la scrittura dei testi, "Meccanismo Estetico" vira verso orizzonti decisamente più rock, pur attingendo alla tradizione poetica e cantautorale italiana, e non solo. Il risultato è un lavoro originale ed autentico, che guarda con coraggio e fiducia al proprio tempo, ma con un approccio pervaso da un senso generale di precarietà e da una visione caustica della realtà.
Martines affina la propria scrittura e riesce a far confluire in questo cd riferimenti lontani tra loro per linguaggio, suono e poetica: dai Led Zeppelin, ai Sigur Ros, da Bowie a Neil Young, fino al primo Vasco. Dal punto di vista letterario tante le citazioni, due fra tutte: la Marguerite Yourcenar di “Le Memorie Di Adriano”, con il brano omonimo , e il Rodari che presta la sua poesia primitiva al romantico Endrigo, riconoscibile ne ”Il Mio Universo”, canzone di speranza e leggerezza.
Ironia, tenerezza e crudeltà sono le chiavi per accedere al mondo sfaccettato e colorato di Massimiliano Martines.

La produzione artistica di "Meccanismo Estetico" è stata curata da Antonello D’Urso e Vince Pastano. Hanno collaborato alla realizzazione del disco Max Messina (batteria), Daniele Chiefa (chitarra) e Fabrizio Luca (percussioni).

::: TRACKLISTING :::

  1. Il capitano
  2. Frottole
  3. Parlami ora
  4. Sarajevo salentina
  5. Bambino
  6. Nodo nella gola
  7. Le dita sotto le stelle
  8. Pioggia sul collo
  9. La stagione dell'amore
  10. Dark Berlin > 2006

FROTTOLE (dry-art, 2009)

Frottole è un lavoro atipico, non riconducibile  a nessuna categoria predefinita, pur avendo una forte connotazione pop e rock. In questo cd confluiscono teatro, poesia e musica. Buona parte dei testi sono rielaborazioni di componimenti inediti ed editi del libro di Martines “Ho scritto ti amo sullo specchio” (ed. Pendragon, Bologna 2006), che si avvale di una nota di Roberto Roversi.

Il titolo dell'album allude sia alle bugie propriamente dette, che a quel genere di composizioni musicali popolari in voga per tutto il XV secolo e oltre, spesso impiegate anche nelle tragedie e altri generi scenici, che pare derivassero dalle ballate. La ricerca di un nuovo popolare è una tensione molto forte in tutto il lavoro di Martines, sia nelle sue incursioni teatrali che nelle scelte letterarie e musicali. 

Dieci tracce: sette brani originali, una cover (La stagione dell'amore di Franco Battiato) e due brani solo vocali in cui la declamazione assurge a una musicalità evocativa e a tratti lirica. Una delle canzoni si avvale della partecipazione della giovanissima artista turca Ece Dogrucu, che canta nella propria lingua d'origine.

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